L’ACQUISTO DI TERRENO AGRICOLO
Le imposte dovute per l’acquisto di terreno agricolo sono calcolate in maniera differente
a seconda del tipo di venditore e di acquirente.
Per il corretto calcolo delle imposte sul trasferimento occorre conoscere:
il costo di acquisto del terreno,
il luogo in cui si trova,
la destinazione del terreno,
se l’acquisto avviene da un privato,
da una società costruttore o da una società non costruttore,
se si acquista in qualità di privato o impresa
e se si possiedono le qualifiche di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale.
Per i terreni agricoli l’amministrazione finanziaria prevede le cosiddette agevolazione fiscali
per la “formazione della piccola proprietà contadina” (agevolazioni PPC) alle quali hanno accesso
i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali ad alcune condizioni.
La disciplina applicabile alla tassazione del terreno si applica anche alle relative pertinenze.
L’ACQUISTO DELLE PERTINENZE RELATIVE
Un’area é da considerare terreno agricolo se utilizzabile a scopo agricolo
in base allo strumento urbanistico generale adottato dal comune,
indipendentemente dall’approvazione della regione e
dall’adozione di strumenti attuativi del medesimo.
L’Ufficio tecnico del Comune rilascia il Certificato di destinazione urbanistica
indispensabile per conoscere la destinazione del terreno e
per la stipula dell’atto notarile di trasferimento che altrimenti sarebbe nullo.
Si applica la disciplina dei terreni agricoli al terreno considerato agricolo e
ai fabbricati rurali considerati pertinenze del terreno agricolo se non hanno importanza e
valore preminente rispetto al terreno su cui insistono.
Il terreno può essere agricolo, secondo quanto affermato dall’agenzia delle entrate e
dalla giurisprudenza di cassazione, anche quando è in parte destinato
ad attività edificatoria strumentale all’esercizio dell’attività agricola
ovvero anche quando non coltivato.
Non sono terreni agricoli i terreni rurali destinati all’edilizia rurale.
LA TASSAZIONE PER L’ACQUISTO DI TERRENO AGRICOLO
Le imposte da pagare sugli atti di trasferimento a titolo oneroso della proprietà di beni immobili sono:
imposte di registro, ipotecaria, di bollo, tassa ipotecaria e voltura catastale.
La base imponibile di calcolo delle imposte nel caso di trasferimento di diritti su terreni
è il prezzo del terreno indicato nell’atto.
Gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze qualificati agricoli
in base a strumenti urbanistici vigenti possono godere di importanti agevolazioni fiscali
oppure essere tassati secondo un regime ordinario.
Il regime di tassazione del terreno agricolo si applica solo ai terreni classificati come agricoli
in un piano regolatore comunale, diversamente vengono tassati come terreni,
nonché ai “fabbricati rurali” se trasferiti unitamente ai terreni agricoli
e se funzionalmente posti al servizio della coltivazione dei terreni,
in relazione a quanto disposto dall’art. 23 del DPR. 131/1986.
Le pertinenze, ovvero beni immobili che servono il bene principale, in questo caso il terreno,
sono soggette allo stesso regime applicato al bene principale.
LA TASSAZIONE PER L’ACQUISTO DI TERRENO AGRICOLO:
La tassazione è ordinaria quando il soggetto a favore del quale
è trasferito il diritto sul terreno non è IAP o coltivatore diretto.
Le imposte da pagare dunque sono le seguenti nelle misure indicate:
- registro in misura pari al 15% del prezzo del terreno;
- trascrizione in misura fissa pari a 50,00 euro;
- catastale in misura fissa pari a 50,00 euro.
È prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo,
della tassa ipotecaria e i tributi speciali per la visura catastale.
Per maggiori informazioni : Agenzia delle Entrate