Investire nel mattone
Investire nel mattone: ora è il momento giusto!
Il settore immobiliare dopo aver attraversato oltre un decennio di crisi, pur se stà timidamente riprendendo vigore,
si propone all’investitore a prezzi ancora bassi, spesso inferiori al costo di costruzione.
La situazione causata dalla pandemia ha portato molte persone a rivalutare la loro situazione abitativa
portandole ad acquistare immobili , usati o nuovi, di maggiori dimensioni e soprattutto con spazi esterni,
risvegliando il mercato delle nuove costruzioni, con un conseguente aumento di richieste di fornitura di materiali ed attrezzature per l’edilizia.
A questa aumentata richiesta di forniture edili, negli ultimi mesi,
si è aggiunta la richiesta derivante dagli interventi di ristrutturazione dovuti dalle agevolazioni del Superbonus 110%.
Tutto ciò ha creato un picco di richieste di fornitura di materiali ed attrezzature per l’edilizia, nonché di offerte di appalto alle imprese edili,
comportando un conseguente aumento dei prezzi, con punte fino al 60%-70% per il legname da costruzione.
Questo trend, che pare avviato a durare per diverso tempo, comporterà un inevitabile aumento dei prezzi delle nuove costruzioni,
aumento che ovviamente si rifletterà anche sul mercato degli immobili usati.
Per queste motivazioni questo è il momento giusto per investire nel mattone!
Oltre al prevedibile aumento dei prezzi, che produrrà guadagni alla successiva rivendita,
occorre tener presente che tali utili, se realizzati per vendite concluse dopo cinque anni dalla data di acquisto,
stando alla legislazione fiscale vigente,
saranno completamente esenti da imposte, caso unico per chi voglia investire nel medio periodo !
Investire nel mattone- La redditività del mattone: la più alta e la più sicura!
Per chi decida di acquistare un immobile residenziale, il mercato delle locazioni
offre rendimenti spesso doppi o tripli rispetto al mercato finanziario tradizionale.
Occorre infatti tener presente che la domanda di affitto di immobili residenziali o ad uso turistico è in forte crescita.
Ciò è dovuto soprattutto all’aumentata richiesta di abitazioni di maggiori dimensioni e con spazi esterni per la residenza a causa della pandemia
e per lo stesso motivo vi è stato un “travaso” di richieste dal settore alberghiero all’extra-alberghiero ( appartamenti per vacanze e campeggi ).
Tutto ciò pone l’investitore nella situazione di poter destinare l’immobile abitativo acquistato alla locazione residenziale o turistica,
con rendite che, al netto delle imposte ( cedolare secca e IMU) , spesso superano il 2,0%-3,0% all’anno,
rendimenti quindi ben superiori alle forme di investimento finanziarie.