Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile
Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile
Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile : quale è più conveniente?
Uno dei maggiori dubbi per chi stipula un contratto di mutuo è quello di decidere tra Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile
La scelta non è di poco conto in quanto optare per uno o per l’altro contratto potrebbe consentire al cittadino di risparmiare diverse migliaia di euro.
La fase economica attuale, caratterizzata da bassa o inesistente inflazione, ha determinato un livellamento verso il minimo
sia dei tassi dei mutui a tasso fisso sia dei tassi dei mutui a tasso variabile .
Gli indici euribor ad 1 mese e quello a 3 mesi, che determinano i tassi applicati nei mutui a tasso variabile,
alla data del 6 ottobre 2019 sono pari rispettivamente a -0,47%ed a -0,42 %,
Invece gli indici eurirs, che determinano i tassi che vengono applicati ai mutui a tasso fisso, sono attorno al -0,45 %.
Quindi considerando che lo spread richiesto dalle banche, salvo particolari condizioni praticate agli acquirenti di “prima casa” ,
o ad acquirenti che richiedano più dell’ 80% del valore del bene ipotecato,
per un mutuo a tasso variabile, il tasso effettivo applicato sarà circa dell’1 % ,
mentre per un mutuo a tasso fisso il tasso effettivo sarà circa del 2,0 %.
I mutui italiani sono per lo più stipulati con ammortamento alla “francese”
quindi nei primi anni rimborserete più interessi, mentre negli ultimi anni rimborserete più capitale.
Quando dovrete effettuare la scelta tra fisso o variabile dovrete tener conto del prevedibile andamento dei tassi per il futuro.
In sostanza qualora optiate per un tasso variabile sarà più conveniente del tasso fisso qualora
almeno per la metà degli anni il tasso pagato sia inferiore a quello che si paga per un mutuo a tasso fisso.
Tratto da: FiscoSemplice.com